L’Assemblea Nazionale, la camera bassa del Parlamento francese, ha approvato in via definitiva una legge che permette alle donne single e alle coppie lesbiche di accedere ai trattamenti di procreazione medicalmente assistita, finora riservati alle coppie eterosessuali. L’approvazione della legge – con 326 voti favorevoli e 115 contrari – è avvenuta dopo due anni di dibattito e numerose manifestazioni organizzate da persone favorevoli e contrarie.
Con questa legge la Francia si è aggiunta a tanti altri paesi europei che non limitano l’accesso alla fecondazione assistita alle sole coppie eterosessuali: con regole diverse sono ad esempio il Belgio, la Danimarca, la Finlandia, l’Irlanda, Malta, i Paesi Bassi, il Portogallo, il Regno Unito, la Spagna e la Svezia. Finora molte donne francesi andavano in Belgio e in Spagna per sottoporsi alle procedure di procreazione assistita, che possono essere molto costose. Ora, che siano single o facciano parte di una coppia lesbica, potranno richiedere la fecondazione medicalmente assistita utilizzando lo sperma di un donatore anonimo.
Il ministro della Salute Olivier Véran ha detto di sperare che i primi concepimenti permessi dalla legge arriveranno entro la fine del 2021, anche se potrebbero esserci dei ritardi nel caso intervenisse la Corte costituzionale.
La nuova legge permette anche, tra le altre cose, la crioconservazione degli ovociti – cioè gli ovuli – per le donne fertili e in buona salute che non desiderano diventare madri nell’immediato, ma vorrebbero avere la possibilità di farlo in futuro. Finora questa possibilità era riservata alle donne la cui fertilità può essere compromessa da terapie mediche e alle donne disposte a donare degli ovociti a coppie eterosessuali con problemi di fertilità.
In Italia possono ricorrere alla procreazione medicalmente assistita solo le coppie eterosessuali sposate o conviventi che per qualche motivo sono impossibilitate a fare figli naturalmente. Sono escluse dunque le coppie composte da due donne o da due uomini e le persone single. Per questo molte coppie e donne single italiane si spostano in altri paesi europei per avere accesso alla procedura.
Articolo pubblicato sul sito www.ilpost.it il 29.06.2021
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Mina Milano
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Lu R