Subito dopo il parto, presente in sala parto c’è il
neonatologo. E’ un medico pediatra, specialista nei
neonati, che prende in braccio il nascituro e lo visita.
Cosa va a vedere? Materialmente che visita fa? Valuta i
seguenti parametri: la frequenza cardiaca, il tono
muscolare, l’attività respiratoria, i riflessi, il colorito
della pelle. A ognuno di questi parametri viene dato un
punteggio da 0 a 2. Tale valutazione viene fatta al primo
e al quinto minuto, dopo la nascita, e se ritenuto
necessario, ripetuta ogni cinque minuti. Pertanto tale
punteggio che può andare da 0 a 10, configura il
cosiddetto “Indice di Apgar”.
Un indice di Apgar compreso tra 7 e 10, individua un
neonato sano, vitale, sano.
Superato questo primo accertamento, gli esami
continuano. Infatti tra le 48 e le 72 ore dalla nascita, il
neonato viene sottoposto allo screening neonatale,
previsto in Italia per Legge dal 1992. Con tale test, che
consiste in un prelievo del sangue, che in questo caso
viene prelevato dal tallone, per identificare patologie
metaboliche che se curate da subito evitano sequele im-
portanti. Inizialmente si andava a cercare la
fenilchetonuria, l’ipotiroidismo congentio, la fibrosi
cistica. Oggi, grazie a d una tecnica di laboratorio
chiamata Spettrometria di Massa tandem, si esegue uno
screening esteso che rileva la presenza di circa cinquanta
errori metabolici che potrebbero condurre ad anomalie
gravi dello sviluppo fisico e psichico del nascituro.
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