Una pratica comune, socialmente accettata, è l’aperitivo.
Durante un aperitivo si assume alcol, accompagnato da pasti più o
meno frugali, in un clima conviviale, in un contesto che facilita e
invoglia a bere. L’assunzione di alcol, attraverso questa modalità,
che appare del tutto innocua, sul lungo periodo interferisce sul
funzionamento delle gonadi, cioè dei testicoli e delle ovaie, e
quindi sulla fertilità maschile e femminile.
Le gonadi funzionano attraverso un meccanismo ormonale che
parte dal cervello (ipotalamo e ipofisi), attraverso ormoni
regolatori (FSH, LH), e che porta nell’uomo alla produzione di
spermatozoi (e relativo liquido seminale che lo trasporta), e nella
donna alla produzione di ovuli.
L’alcol, quando supera certi quantitativi, compromette questi
passaggi. Nell’uomo per esempio l’assunzione di un litro di vino al
giorno, per alcuni mesi, porta al blocco della maturazione degli
spermatozoi (vengono prodotti, ma restano nella forma immatura,
che non feconda). La produzione di testosterone, l’ormone maschile
per eccellenza, e’ridotta negli assuntori di alcol, in maniera
proporzionale alla quantità assunta e alla durata del periodo di
assunzione. Una riduzione di testosterone causa “disastri”: riduce
la libido (eccitazione sessuale), altera la quantità e la qualità del
liquido seminale (riduzione della quantità di eiaculato), fa
aumentare gli ormoni femminili (uno degli effetti più eclatanti
è la riduzione di volume dei testicoli: atrofia testicolare).
Nella donna bastano anche basse dosi di alcol per interferire con la
fertilità, e ciò per una predisposizione genetica. Nel sesso
femminile il fegato metabolizza, smaltisce, l’alcol in maniera più
lenta: a parità di consumo, si ha un tasso alcolemico più alto che
nell’uomo.
Nella donna che assume la pillola contraccettiva, l’alcol crea
danni al fegato, con conseguenze sul meccanismo ormonale prima
citato, che potrebbe restare indelebilmente compromesso, con
conseguenze soprattutto sulla capacità di attecchimento
dell’embrione (un embrione che non riesce ad attecchire all’utero,
abortisce naturalmente).
Quindi una assunzione continuativa, non necessariamente
giornaliera, e per un lungo periodo (anni), può portare a infertilità
maschile e femminile. I superalcolici sono in tal senso da bandire.
Il vino rosso, che contiene molti antiossidanti, può essere bevuto con moderazione (un bicchiere al giorno), tenuto conto comunque della presenza di patologie e della assunzione di eventuali terapie, terapia estro-progestinica (pillola) in primis.
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